Sofia Giacomelli
Lo sguardo nell’anima: un’arte sospesa tra femminilità e MALINCONIA
La mia ricerca pittorica, svincolata dai tratti canonici di una formazione accademica, nasce in seguito a un lungo periodo di solitudine e ricovero. Penso che il mio modo di fare arte non sia altro che il segno visibile di quell’invisibile dolore preludio di rinascita.
Dipingere è sempre una escrizione: il peso sulla tela del pensiero che ci abita, l’uscita da sé ( e di sé) di ciò che siamo, di quello che viviamo
La ” mia arte” vuole raccontare la storia della mia nuda fragilità, della mia mordace vulnerabilità, della mia rinnovata ciclicità.
Nelle mie opere emergono presenze femminili, leggere o eteree, reali o simboliche espressioni di una forte sensibilità e umanità; donne moderne, forti, vitali, consapevoli della propria femminilità, capaci di convivere con il dolore del cambiamento e di vivere con pienezza il loro tempo da protagoniste. Dai loro volti traspare una malinconia tangibile nella loro atemporalità che rivela un lato più profondo, più intimo. Questa atmosfera sospesa di metamorfosi che le circonda ha in sé un’eleganza intrigante che si esprime anche attraverso richiami alla moda e che arriva a investire -oltre all’abito, agli accessori e all’acconciatura, anche il portamento- la gestualità e l’armonia stessa della figura. È una moda che vuole suscitare emozioni, che “veste” – e così facendo svela – l’anima elegante dei ritratti femminili.
La tensione che traspare tra dettagli confusi e pennellate delicate condensa l’anima di una sperimentazione pittorica che dà voce alla complessità dell’animo, la quale è una trama di radici passate lasciate aperte ad una futura evoluzione del figurativo.
Il bianco e il nero predominano, a rappresentare il pensiero dicotomico che aleggia nella realtà contemporanea e quel dualismo sottile che appartiene alle nostre vite; si alternano sfumature di grigi e si contrappongono tinte brillanti e vivaci come il rosso, il fucsia e il giallo ocra. Inedite suggestioni sono proposte anche nelle trame e texture veicolate dall’uso dell’acquerello e dal pastello.
Sono interessata alla trasformazione dell’immagine, che muta, fino a scomparire, spesso privata del sistema di segni che essa era in grado di evocare, creando un vuoto in cui la soggettività trova il suo spazio.
La mia è una narrazione intimista con una componente figurativa forte ma morbida, emotiva e seduttiva.
Così cerco l’equilibrio nel mio percorso creativo di ricerca e sperimentazione continua con l’intento di proiettare lo spettatore nel mio Altrove.
E-mail: sofiagiacomelli.sg@gmail.com
Tel.: 3395035081
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