Elisabetta Martinez, pittrice romana classe 1963, si dedica all’arte dal 1978, anno in cui inizia la sua formazione presso la “bottega d’Arte” del padre, il Maestro d’Arte Luigi Martinez.
In quegli anni frequenta corsi pittura, scultura, e acquaforte. Nel contempo, dal 1979, inizia gli studi scientifici che la porteranno al diploma, nel 1984 e, nel 1989, alla Laurea in Architettura presso la “Facoltà di Architettura di Roma La Sapienza”.
Inizia così la sua attività di architetto e successivamente di assistente, presso la Facoltà di Architettura di Roma, dove segue, tra il 1990 e il 2001, un centinaio di studenti, nei corsi di Composizione e Progettazione Architettonica, e sarà correlatore, per alcuni di loro, alle tesi di laurea.
La passione per la pittura la accompagna per tutti questi anni, a iniziare dalle prime grafiche, in cui sperimenta la sua attenzione per il tema del volto, si tratta di rappresentazioni essenziali, fatte di pochi segni…una sequenza di volti sovrapposti in un continuum di linee curve.
Il colore a olio, e il suo fascino, la cattura in secondo tempo e la porta a nuovi tentativi di espressione pittorica, nell’ambito dello studio del volto e del paesaggio urbano.
I suoi lavori parlano di figure femminili, raccolte “tra sogno e realtà, volti pensosi e assorti nel sonno, scomposti e ricomposti da elementi geometrici e “tagli” che interrompono la continuità figurativa, per dare una nuova interpretazione della forma.
“Geometrie e Forme”, i suoi temi di studio e di ricerca, si articolano su due direzioni espressive.
Da un lato lo studio della figura femminile, assorta in uno spazio interiore di riflessione e dolce abbandono in cui il disegno resta accennato, astratto, lasciando ampie partiture della tela non finite e smarginate.
Dall’altro si dedica ai lavori incentrati su forme archetipe, misteriose figure primitive e simboliche che appaiono su fondi informali, tracce, impronte di divinità senza tempo, definite da ricche campiture di colore.
Figure ispirate dai giganti di Nemrut Dagi in Turchia, dai templi del Bayon in Cambogia, dalle sculture ciclopiche dell‘arte egizia e dei grandi Buddha.
Si tratta di una rappresentazione mai conclusa in sé stessa che lascia allo sguardo e alla mente la possibilità di leggere e cogliere, attraverso strutture aperte e dinamiche, qualcosa di non visto, qualcosa che è in noi stessi e che solo il nostro sguardo interiore può decodificare.
Negli ultimi lavori sperimenta la costruzione del paesaggio urbano di Roma, riassunto nei suoi segni compositivi primari, “archi, cupole, lanterne e croci” alla ricerca di una rappresentazione sintetica delle forme.
In particolare, si dedica ai lavori “Acropoli Romane”, sequenze orizzontali di piani, che segnano le epoche storiche, a cui si sovrappongono le cupole di Roma mentre una griglia verticale, i colonnati serrati di antichi monumenti, fanno da sfondo a trasparenti nebbie mattutine.
L’uso del colore a olio usato puro, in sequenze successive, crea sfumature, trame e trasparenze…il carboncino resta come traccia dello schizzo iniziale o come velatura, piccoli inserti in foglia oro o argento ampliano i piani di lettura.
La spatola è lo strumento principale del gesto creativo.
Da alcuni anni espone con continuità in collettive e personali a Roma e in Fiere d’ Arte italiane: Mostra collettiva “Orange” presso la Galleria Spazio 40 via di San Calisto 40, anno 2020, Mostra collettiva d’arte contemporanea “GiftArt”, presso la Galleria Spazio 40 via di San Calisto, curata da Fabrizio Ena anno 2019;” Dialoghi di Pace, Mostra Collettiva Presso la Grande Moschea di Roma, curata da Mario Nicosia anno 2020; Mostra collettiva “tra sogno e realtà, curata da Sonia Vecchio e Claudio Alicandri, Galleria d’Arte il Laboratorio di Trastevere, anno 2020; Collettiva “Ricominciamo” con Escidicasarte, Galleria il Laboratorio di Trastevere, anno 2020; 3 edizioni della collettiva “Roma in 100 centimetri quadri” curata da Fabrizio Ena, Galleria Spazio 40; anni 2019-2020-2021, 4 edizioni della Quadripersonale “ Confusionismo” curata da POPAP 23, presso la “Galleria il Laboratorio” di Trastevere; anno 2020, collettiva “The Last Dance-Spazio 40 & Friens” presso Spazio 40 art 2020; collettiva POPAP 23 Galleria il Laboratorio anno 2021, Mostra “Pennelli in Festa” presso Edifici ex Mulini Biondi, curata da Vito Bianchini Ciampoli e Alessia Dei, anno 2022; Mostra Personale nella Sala”Tri-Mission Art Gallery” presso United States Embassy; Mostra collettiva in occasione delle celebrazioni il bicentenario del primo sindaco di Aci Castello ,“ Donne d’Amore” presso il Castello Normanno di Aci Castello curata da Claudia Spungini; 2 edizioni della Mostra collettiva “Pennelli in Festa” presso Medina Art Gallery di via Merulana, curata da Vito Bianchini Ciampoli; Mostra Tri personale “ Trittico di bellezza” Galleria Impact Hub di via Palermo, curata dal Giornalista e Architetto Roberto Luciani; Mostra collettiva presso la “Fiera Arte Padova” con l’Associazione Art Studio Tre, curata da Lucilla Labianca; Anno 2023 mostra collettiva “Galleria Il Laboratorio” di via del Moro, curata da Daniele Colaiacono; Mostra Collettiva galleria Impact Hub di via Palermo, curata dall’Associazione EscidicasaArte; Mostra Mini personale presso la Galleria La Pigna, Palazzo del Vicariato di Roma, curata da Tiziana Monoscalco, Mostra Collettiva presso “Arte Fiera di Forlì”.
Mostra online Passeggiata Virtuale” Lungo via Margutta” anno 2020 e mostra virtuale “I 100 canti della divina Commedia” anno 2021 curate dall’ Associazione Cento Pittori di Via Margutta.
Mostre en plein air nelle piazze del centro storico di Roma, con importanti Associazioni artistiche: Associazione Cento Pittori di Via Margutta, Escidicasa Arte, Associazione Art Studio Tre, Alternativa ‘94.
Le sue opere sono esposte su prestigiose Gallerie Online quali: Arsnova Gallery, Ettoremilwinart, www.art.ettoremilwin.works; Paiattaforma Europea Artsper; piattaforma europea Artsy e su Art Dealer “Pennelli in festa”. Una collezione di opere è esposta in permanenza presso la Galleria EttoreMilwinart di Cesena, Gallerista e curatore Daniele Vignatelli.
Alcuni degli articoli pubblicati sui lavori di questi ultimi anni sono: Articolo “Via Margutta” la strada degli artisti, 13 giugno 2020, di Roberto Luciani; “Intervista a Elisabetta Martinez” Arcane e archetipe forme, su Wall Streeet International Magazine del 13 aprile 2021, di Roberto Luciani, Architetto, archeologo, critico d’arte, giornalista; Articolo “Aperitivo con gli artisti” – Cronaca- ilrestodelcarlino.it. 18 dicembre 2021; Articolo “Elisabetta Martinez e il Tevere” del 19 febbraio 2022, di Roberto Luciani, su 2LA “Learning Advanced”; Libro “Donne D’Amore” atti del convegno sulla discriminazione di genere, a cura di Virginia Barret, Herald HE editore, anno 2022 (presentazione alla Protomoteca del Campidoglio); anno 2022, articolo “Impronte di divinità senza tempo” su Handbook the official Costa Smeralda magazine, di Davide M, 20 aprile 2022; Libro “Storia dei Cento Pittori di Via Margutta”, dal1953 ad oggi, Autore Luigi Salvatori, ideatore Antonio Servillo, primo volume storico documentale e catalogo generale degli artisti, anno 2023; Articolo “L’Impalpabilità della spiritualità nei luoghi a metà tra ricordo e immaginazione”, della critica d’Arte Marta Lock, pubblicato sulla rivista l’Opinionista, gennaio 2023; Catalogo Euro Expo Art 7, Cento Pittori via Margutta, Vernice Art Fair, marzo 2023.
Un primo catalogo “Another Rome in the room” con una raccolta di trenta opere dedicate a Roma e alle Divinità del mediterraneo, tradotto in inglese e cinese, a cura di Ettore Milwin Art, 2022.
Opere
Jemanja Dea del mare, olio e foglia oro su tela, 100×70
Acropoli Roman,e acqua e pietra, Cupole coppe del cielo, olio e foglia oro su tela, 120×80
Ascolto silenzi di stelle, olio e foglia oro su tela, 120×80
Telefono 3393694399
Instagram @Martinez_Elisabetta
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Fb Elisabetta Martinez
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