Giorgio Tura nasce, vive e lavora a Milano.
Qui, dopo gli studi nella facoltà di Architettura, esercita le Ale doti di disegnatore sia nel mondo della produzione — suo padre, Aldo Tura, ha una ditta che dagli anni ’40 in poi realizza, tra i primi in Italia, mobili e complementi d’arredo in pergamena, con illustrazioni e disegni, e in guscio d’uovo, oggi oggetto di un attivo collezionismo — sia nel mondo del design.
Già negli anni ’70 collabora con la Galleria milanese Il Segante, dove espone le sue prime opere — disegni e collages caratterizzate dalla costante ricerca di modi nuovi di osservare/usare oggetti tratti dalla vita quotidiana investendoli di differenti significati: ad es. i meccanismi degli orologi, le mostrine delle giacche militari, e così via.
Realizza successivamente alcune copertine per dischi, i 78 giri di allora, per gruppi musicali e
complessi in pubblica una serie di piccoli libri umoristici che rispecchiano in modo poetico i legami bizzarri tra parole, che possono assumere sensi diversi se accostati in modo non usuale.
Collabora quindi dagli anni ’80 ad oggi alia rivista” Cantautore”, della rassegna musicale Tenco, che porta a Sanremo i migliori cantautori internazionali, insieme a disegnatori quali Ghelli, Sacchi, Paparelli e Staino tracciando con la sua matita ritratti ironici e disincanta.
Contemporaneamente a sviluppare la sua ricerca sul tema “Le città”: con occhio sempre sorridente rintraccia e insegue il profilo stilizzato di città moderne e antiche, utilizzando materiali da ufficio come graffette e francobolli, per darci in sintesi le differenze tra i condomini anonimi di oggi e i ricercati edifici di un tempo, sorprendenti skylines che disegnano scenari inediti e tuttavia possibili.
Il suo estro ironico si manifesta negli ultimi anni, dal 2003 ad oggj, nella cornice del Festival della Canzone Umoristica d’ Autore “dallo Sciamano allo Showman”, che si sviluppa in Valcamonica, tra Boario e Ponte di Legno, per il quale realizza mostre e disegni a tema, vignette, cartoons , strips, illustrati da una penna che sa comprendere e restituire all’occhio dello spettatore la molteplicità dei significati che le parole contengono, attenta ai particolari ma anche veloce nel cogliere in sintesi* l’aspetto più fantastico del reale.
Le sue opere sono state esposte in gallerie del collage e del filmetto a Milano, Brescia, Bergamo Ivrea, Novara, Sanremo.
Nel 2015/ 2016 ha partecipato a due mostre collettive a Locarno (CH), presso casa Balli. Dal 2016 inoltre partecipa mensilmente a varie e nell’area di Milano, è membro della Casa degli Artisti di corso Garibaldi, ed è alle manifestazioni collettive di Pittori di via Bagutta, sempre a Milano..
Ha ricevuto nel 2019/20 il premio della giuria Arte Naviglio, nel corso della rassegna omonima, come riconoscimento culturale – giornalistico alle sue opere.